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Con il sempre più rapido sviluppo della comunicazione si va verso una società dalla cultura omologata. Si perdono le proprie radici culturali per rifarsi ad un modello di riferimento che tende all'unicità. Di qui la necessità di creare percorsi della memoria per tramandare ciò che ancora oggi è e domani non sarà più. Per la standardizzazione dei linguaggi e comportamenti. Non si tratta di aprire nuovi musei ma nuovi spazi dove creatività e manualità, impiegate sino ad oggi per produrre beni di uso quotidiano, ed in questo contesto attinenti al mondo ludico, vengano suggestionate e messe in grado di operare. Non si tratta di un riproporre il passato, ma tentare di salvaguardare le specificità culturali legate allo spazio e al tempo. E questo sito work in progress è stato pensato e realizzato proprio per perseguire queste finalità. Così e allora: siete arrivati, volutamente o per caso, in un sito dove vi incontrerete. Ognuno di noi ha imparato a vivere giocando. E' per questo che in un qualche appunto, a volte marginale (ma sono le cose scritte a margine che spesso contano) vi riconoscerete. Sarà come se voi vi guardaste in uno specchio, non so se di Adler o della regina di Biancaneve, che solo voi potete vedere. A questo punto occorre, però, che voi riprendiate la navigazione secondo rotte che dovrete scegliere sulla base delle indicazioni che vi verranno fornite di volta in volta a partire dalla home page. Devo aggiungere che il gioco nel mondo vuole anche essere la proposizione della Città di Torino come punto di riferimento su quanto attiene al gioco. Un progetto ambizioso. Qualcuno dirà che l'ambizione. Non è vero. Dipende dall'uso che se ne fa. A volte la sua soddisfazione è l'unica ricompensa per la fatica fatta. E in questa mia fatica ho incontrato molti amici cui sono debitore. A Giancarlo Perempruner devo l'avermi rassicurato nella mia convinzione che la marginalità è l'essenziale. A Walter Ferrarotti devo l'equilibrio delle regole. Là dove manca la colpa è mia e solo mia. A Paolo Decarlini devo l'avermi fatto aprire una finestra nella ragnatela. Quando io avevo ancora 64 K di memoria. A Cian Tze Hu devo, non so più, quanti link, gif e jpeg. Ad Andrea Tosino devo del lei (nonostante io sia infinitamente più vecchio di lui) e almeno 1000 icone in kByte. L'abilità del navigatore va riconosciuta. E l'elenco sarebbe ancora così lungo da costringermi a limitarmi nel ringraziare tutti coloro i quali, e sono tanti, mi hanno pazientemente sopportato in questo mio gioco, che è diventato anche un pò il loro, e che spero diventi almeno un pochino di tutti. Forse troverete il tutto un pò sconclusionato. Ma tant'è. Il mondo non è da meno :-) |
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